Che cos’è
Un percorso che una coppia in via di separazione/divorzio decide di intraprendere allo scopo di gestire il conflitto e migliorare la comunicazione al fine di pervenire ad un accordo condiviso. I protagonisti della mediazione famigliare sono due persone che si stanno separando o lo sono già da tempo, che non riescono a trovare una modalità di comunicazione efficace che permetta loro di condividere la genitorialità e tutto ciò che essa comporta. Obiettivo primario della mediazione famigliare è proprio quello di rendere la coppia genitoriale responsabile e protagonista della gestione e risoluzione del conflitto in un’ottica di bigenitorialità, ottica che sottende la legge dell’8 febbraio 2006, in cui si parla di affidamento condiviso dei figli.
In un momento difficile come quello inerente ad una separazione non è facile per gli ex coniugi sedersi al “tavole delle trattative”e riorganizzare in maniera costruttiva il menage familiare ed è per questo che il percorso della mediazione può essere più o meno lungo e impegnativo, sia a livello di tempo ma soprattutto a livello emotivo. Ciò che il setting della mediazione familiare offre è uno spazio “neutro” in cui i genitori possono ripensarsi come coppia che trova o ritrova una comunicazione funzionale, ricostruendo un dialogo che permetta loro una collaborazione efficace ai fini della crescita dei loro figli.
A chi si rivolge
A COPPIE CON FIGLI IN FASE DI SEPARAZIONE
A COPPIE SEPARATE O DIVORZIATE
A SINGOLI
Il mediatore familiare
Chi è
È un esperto nella gestione dei conflitti, formato in modo specifico, che aiuta gli ex coniugi a “scongelare” le risorse genitoriali spesso bloccate in un momento di crisi e soprattutto guida gli ex coniugi verso una genitorialità condivisa. Il mediatore si impegna ad aiutare le parti a risolvere le questioni più spinose legate alla gestione dei figli, al loro benessere presente e futuro; per fare questo aiuta i genitori a concentrarsi sui bisogni dei loro figli anche in base alla loro età. È un terzo neutrale rispetto alle parti, con una formazione specifica, che nella garanzia del segreto professionale, si adopera affinché siano i coniugi stessi in prima persona ad elaborare programmi soddisfacenti per loro e per i loro figli. Ponendosi in una posizione neutrale il mediatore familiare non si permette di giudicare né fornire diagnosi sul funzionamento o meno della gestione familiare, ma aiuta, guida i genitori verso una comprensione e negoziazione delle decisioni.
Cosa non è la mediazione familiare:
Non è una psicoterapia di coppia che abbia l’obiettivo di una riconciliazione, non ha come oggetto il sintomo, la relazione disfunzionale ma le questioni relazionali o economiche che possono emergere dalla separazione, non prevede un lavoro a lungo termine, ma un numero definito di incontri nella maggior parte dei casi a breve termine.
Non è una consulenza legale, il mediatore familiare non si sostituisce all’avvocato, entrambe le parti continueranno ad avere i propri riferimenti legali per tutto il percorso della mediazione che avrà come obiettivo finale la stesura di un accordo che se firmato da entrambe le parti, potrà essere consegnato al giudice che, se riterrà l’accordo soddisfacente per tutte le parti in causa, in particolare per i figli, lo omologherà.
I percorsi sono indicativamente di 6-10 incontri; è possibile previo appuntamento fissare un incontro in cui ricevere maggiori spiegazioni e informazioni sul servizio.