Come strutturare un percorso di Coaching, Life o Business che sia, in modo che sia davvero Potenziante per il nostro Coachee?
Io utilizzo un veloce ed efficace schema di riferimento, ossia passare dalle 3 P De-Potenzianti sostituendole con le 3 P Potenzianti.
Le tre P DE_POTENZIANTI sono quelle relative alla percezione del problema che la persona ci porta.
Quando questo è percepito come Personale,Pervasivo,Permanente, allora le possibilità di risolverlo o di gestirlo al meglio sono fortemente compromesse.
Personale: abbraccia e minaccia la mia identità intera di persona, mi identifico con il problema stesso.
Pervasivo: coinvolge tutte le aree che compongono la mia vita; sfera professionale e personale, dimensione affettiva, emotiva, psicologica, relazionale.
Permanente: la dimensione temporale del problema è percepita come costante; era presente nel passato, c’è ora e penso ci sarà nel futuro. Il lavoro con il Coachee allora sarà orientato, come schema di base, a sviluppare le 3 P – Potenzianti: darsi il Potere, accordarsi il Permesso, sentire la Protezione.
Come prima cosa la persona che supportiamo deve sentire e percepire il Potere di apportare dei cambiamenti nelle propria vita. Deve poi potersi sentire abbastanza Protetta, in primo luogo dalla relazione di coaching e in secondo luogo ri-trovando in sè la funzione genitoriale che è venuta a mancare.
L’ultima P riguarda il Permesso, che dobbiamo darci per consentirci il successo; la paura del successo è infatti una delle 5 paure principali che ci frenano nel percorso verso la nostra realizzazione e quindi felicità.
Sembra assurdo, ma a volte i programmi con cui siamo stati allevati ci inibiscono proprio nella prospettiva di successo. Questo ci fa sviluppare un atteggiamento auto-boicottante, come se il fallimento, la frustrazione, la delusione diventassero da modo di vivere, un segno distintivo della nostra identità.
Siamo in gabbia e non ci accorgiamo che la porta è chiusa dall’interno e noi abbiamo le chiavi!