I migliori anni della nostra vita

Il famoso psicologo Philip Zimbardo propone in questo speech una lettura dei diversi approcci che le persone hanno rispetto al tempo. Tutti noi viviamo e percepiamo questo particolare aspetto della vita in modo differente e Zimbardo ci aiuta a capire quanto possa fare la differenza vivere il tempo in un modo o nell’altro.

Ci dice inoltre che vi aiutare le persone a pensare al passato, presente e futuro in un certo modo piuttosto che in un’altro, è possibile ed anche utile per aiutarle a costruire un futuro più sereno e coerente con i loro obiettivi di vita profondi.

In formazione o nella consulenza individuale si lavora molto sul futuro ovviamente, dato che il nostro obiettivo è quello di sviluppare un progetto di sviluppo e/o cambiamento orientato ad una prospettiva di miglioramento.

Tuttavia il rimando la passato, le nostre radici, è di rigore. Dalle radici individuiamo i nostri valori, che ci dicono ciò che è bene e ciò che è male, e che ci ancorano a terra mentre veleggiamo nell’esplorazione delle opportunità.

Dal passato derivano anche i nostri “schemi di funzionamento” i modi in cui affrontiamo i problemi, le relazioni, ci costruiamo la vita, ci raffiguriamo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, ossia le nostre credenze.

Gli schemi vanno ri-conosciuti, per essere migliorati o messi in discussione, qualora non fossero adeguati alla situazione attuale, al presente appunto.

Vi faccio allora questa domanda: qual’è la dimensione del tempo che più vi interessa?

Il passato, il presente o il futuro?
Su cosa vi soffermate quando siete preoccupati?
E quando dovete prendere una decisione importante?
E quando avete di fronte un dilemma etico?

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